Studio Nomisma “Strategie e progetti per l’Area Nord Modenese”

L’Area Nord Modenese si caratterizza per un tessuto imprenditoriale dinamico e la presenza di diverse aziende leader, anche di rilievo internazionale, inserite nelle catene di fornitura globali, che sono state determinanti nella capacità di risposta agli shock esogeni (crisi finanziaria, terremoto, alluvione, Covid-19) degli ultimi dieci anni.

Dal 2012 al 2020, infatti, il campione di imprese locali ha mostrato un avanzamento del 15% nei ricavi delle vendite e del 41% nelle marginalità lorde, contenendo le perdite nell’ultimo anno di pandemia, grazie proprio alle produzioni di punta (biomedicalemetalmeccanicoceramiche). Tuttavia, la forte coesione fra imprese e territorio è messa in discussione da alcuni fattori emergenti, soprattutto di carattere demografico, economico-finanziario e infrastrutturale.

Sono alcune evidenze tracciate dallo studio “Strategie e progetti per l’Area Nord Modenese” realizzato da Nomisma: una approfondita ricerca che ha voluto rimarcare i punti di forza, le criticità e le soluzioni per il futuro di questo territorio così strategico.

Sabato 29 gennaio, lo studio, di carattere economico e sociale, è stato introdotto da Alberto Calciolari (Presidente Unione dei Comuni Modenesi Area Nord) e Luigi Scarola (Responsabile Sviluppo Territoriale Nomisma) e presentato da Francesco Capobianco (Project Manager Nomisma), alla cui relazione ha fatto seguito la tavola rotonda moderata da Giulio Santagata (Consigliere Delegato Nomisma), dove erano presenti Carlo Adolfo Porro (Magnifico Rettore UNIMORE), Diego Cattoni (Amministratore Delegato Autostrada del Brennero SpA), Giorgia Butturi (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola), Giuliana Gavioli (Vice Presidente Tecnopolo Mario Veronesi), Gianluca Verasani (Presidente Gruppo AIMAG) e Francesco Vincenzi (Presidente ANBI).

Lo studio di Nomisma ci aiuta a fare chiarezza su un tema non solo di grande complessità, ma anche decisivo per le possibilità dell’Area Nord Modenese di rispondere in maniera puntuale e rapida alle richieste dell’Europa e per cogliere le straordinarie opportunità offerte dal Recovery Fund al fine di avviare la ripartenza e la valorizzazione del territorio nel suo complesso. I Comuni dell’Unione in questa stagione hanno il dovere di porsi degli interrogativi sul ruolo che le realtà di provincia, anche piccole come la nostra, possono ritagliarsi nel percorso di costruzione della proposta italiana per utilizzare al meglio le risorse che in questo momento sono messe a disposizione dall’UE. Oggi questo territorio, come dopo il sisma del 2012, ha bisogno di trasformarsi, di guardare avanti, verso un futuro migliore: per farlo ha bisogno di grandi progetti e di una visione che tocca a noi amministratori, noi sindaci, favorendo la simbiosi fra il mondo economico e produttivo e la valorizzazione sociale e culturale di un intero territorio e delle sue comunità. L’Area Nord della provincia modenese si trova in una situazione periferica e questa è una contraddizione perché ospita un polo industriale che a livello internazionale è uno dei più importanti del settore biomedicale. Al rilancio economico deve pertanto unirsi una convinta ripresa dei nostri paesi, sotto ogni punto di vista, perché vivere nella bassa modenese deve diventare più bello – ha introdotto aprendo i lavori Alberto Calciolari (Presidente Unione dei Comuni Modenesi Area Nord e Sindaco di Medolla).

Al seguente link è possibile trovare il report dettagliato dello studio presentato durante l’incontro del 29 gennaio scorso: https://www.nomisma.it/strategie-e-progetti-per-larea-nord-modenese-nomisma-dialoga-con-il-territorio/ 

 

Fonte: Nomisma



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