Per sostenere i programmi di investimento a tutela dell’ambiente, attraverso la realizzazione di progetti green-oriented, il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha pubblicato un nuovo bando al fine di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee.
Le risorse, pari a 300 milioni di euro, rientrano nella dotazione finanziaria del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, uno strumento gestito da Invitalia ma istituito dalla Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, commi 478 e 479) e disciplinato dal Decreto interministeriale dell’ottobre successivo.
Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” del sito web dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del 10 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del giorno 12 dicembre 2023.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022 relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:
- Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
- Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
- Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate
La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:
- Spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza
- Spese di personale
L’agevolazione verrà concessa sotto forma di contributo a fondo perduto, con percentuali variabili in base alle spese. Ad esempio, per quelle relative al miglioramento dell’efficienza energetica, l’agevolazione coprirà il 30% dei costi (con una maggiorazione connessa alla dimensione – +20% per le piccole e +10% per le medie – e alla zona di appartenenza della sede operativa). Ci sono poi casi specifici in cui la percentuale potrà salire al 40 o al 50, con possibili ulteriori incrementi, come indicato dall’articolo 8 del Decreto.
Per le spese di installazione di impianti da autoproduzione, le agevolazioni coprono dal 30 al 45% (più eventuali maggiorazioni). Per gli investimenti relativi all’efficientamento delle risorse le percentuali salgono al 40 (arrivando anche al 60, per le piccole imprese). Con riferimento, invece, agli investimenti che modificano il processo produttivo, si terrà conto delle disposizioni riportate nella carta degli aiuti a finalità regionale, funzionalmente alla dimensione aziendale e alla zona.
FONTE: MIMIT