Revisione prezzi nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici: disponibili le 21 lavorazioni indicizzate

Facciamo seguito alla circolare n.146-2024 di ANCE EMILIA, per informare i nostri Associati che è stata raggiunta l’intesa con ISTAT e con le stazioni appaltanti che siedono, insieme alla nostra Associazione Nazionale, l’ANCE, al tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) con il compito di definire i nuovi indici ISTAT del costo di costruzione, per l’applicazione della revisione prezzi obbligatoria, di cui all’art. 60 del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023).

Il nuovo metodo di calcolo del costo di costruzione prevede che l’indice complessivo di costo della singola opera venga individuato dalla sommatoria degli indici delle lavorazioni che compongono quel determinato intervento e spetterà al progettista definire il peso percentuale delle lavorazioni sul costo complessivo.

Si è deciso, perciò, che il meccanismo revisionale previsto dall’art. 60, si applicherà verso l’alto e verso il basso, in caso di aumento ma anche di riduzione dei costi dell’opera: così facendo viene introdotto un meccanismo che opera in maniera strutturata e che impedisce la possibilità per l’impresa di aumentare i suoi margini di profitto e, allo stesso tempo, evita di penalizzarlo per case dipendenti da fluttuazioni di mercato e a lui non imputabili.

Per il fine, sono state scelte 21 lavorazioni che consentiranno di mappare in sostanza tutta l’attività compresa in un appalto di lavori, eccetto per le lavorazioni specialistiche.

Sarà compito del progettista indicare in percentuale il peso delle lavorazioni previste in tabella su tutto il quadro economico. L’indice di variazione del costo dell’opera sarà solo per quell’opera, perfettamente ritagliato tenendo insieme la composizione più adatta delle lavorazioni.

Si riporta, di seguito, la tabella redatta dal tavolo tecnico nella riunione del 29 gennaio 2024:



a