Le “Statistiche catastali” dell’OMI, giunte alla 17° edizione, rappresentano una sintesi completa sull’entità e le caratteristiche dello stock dei fabbricati, così come censito nella banca dati del Catasto Fabbricati aggiornato al 31 dicembre 2023.
Si tratta di informazioni che riguardano un totale di oltre 78 milioni di beni fra unità immobiliari urbane ed altre tipologie immobiliari che non producono reddito. Per le unità immobiliari urbane si forniscono: la numerosità dello stock, la sua consistenza fisica («vani», superfici o volumi a secondo delle categorie tipologiche) e la correlata base imponibile fiscale determinata dal Catasto (la «rendita catastale»), distinta a seconda se l’intestatario catastale, che detiene un diritto reale sull’immobile, è una persona fisica o meno.
Questi dati, dettagliati per categoria catastale, ovvero per tipologia e/o destinazione d’uso dell’immobile, ed elaborati su base comunale, costituiscono le «statistiche censuarie» che rappresentano il dato amministrativo-censuario riportato nelle banche dati.
In questa pubblicazione si è confrontato lo stock del 2023 con quello del 2022 per coglierne le variazioni, tenendo conto dei fenomeni, non solo economici, ma anche
amministrativi e fiscali. Occorre far presente però come la variazione dello stock di unità immobiliari urbane, da un anno all’altro, possa dipendere da almeno tre fattori:
- Nuove costruzioni
- Frazionamenti o fusioni di unità immobiliari esistenti
- Variazioni di classamento di unità immobiliari già censite, accertamento di unità censite ma prive di rendita catastale, correzioni di errori in generale.
FONTE: Agenzia delle Entrate