Presentato il Rapporto 2024 “L’Italia e i suoi beni. Creare valore con gli immobili dello Stato” dell’Agenzia del Demanio

L’Agenzia del Demanio ha presentato a Palazzo Montecitorio il Rapporto 2024 “L’Italia e i suoi beni. Creare valore con gli immobili dello Stato”, alla presenza del Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.

Il documento riporta i risultati di un anno di attività, fa il punto sullo stato di avanzamento degli interventi previsti nel Piano Strategico Industriale e individua le strategie per innovare la gestione e le azioni di valorizzazione.

Nel 2023 l’Agenzia ha avviato interventi per un miliardo di euro, tra risorse proprie e di altre Amministrazioni, e conseguito 70 milioni di risparmi in locazioni passive, tagli di costi che dal 2027 raggiungeranno 147 milioni di euro annui, contribuendo all’abbattimento strutturale della spesa pubblica.

Più in dettaglio, il Rapporto registra che a gennaio 2024, rispetto a giugno del 2021, il numero degli interventi è aumentato del 47% (passando da 384 a 566) e il valore degli investimenti del 153% (da 1,4 a 3,5 miliardi di euro). L’incremento è ancora più significativo per gli interventi finanziati anche con risorse fornite da altre Amministrazioni statali per le quali l’Agenzia del Demanio opera come Stazione Appaltante: nel periodo in esame si è passati da 15 a 82 interventi (+ 447%) con una crescita del valore degli investimenti del 212% (da 379 milioni di euro a 1,1 miliardo di euro).

Perno della strategia innovativa per riqualificare i beni dello Stato e rigenerare i Territori insieme agli enti territoriali e agli investitori privati è il Piano città dell’immobile pubblico, un modello di pianificazione integrata degli interventi che, in linea con i piani di sviluppo locali, apre all’ascolto e al dialogo con le Istituzioni del Territorio, la città, i cittadini, gli stakeholder, individua i fabbisogni per offrire strutture tecnologicamente innovative e funzionali, servizi e risposte concrete alle nuove esigenze, costruisce un sistema di relazioni tra l’immobile pubblico e la città, che rafforza il senso di appartenenza al territorio. Attraverso i Piani Città vengono attuate strategie per accelerare la transizione energetica, promuovere l’abbattimento delle emissioni di CO2, garantire la gestione circolare delle risorse, sostenere la rigenerazione delle aree urbane più fragili, fornire nuove opportunità alla dimensione sociale e a quella dell’abitare.

Una nuova sfida per l’Agenzia del Demanio è il coinvolgimento dei privati nelle azioni di valorizzazione degli immobili dello Stato e di rigenerazione dei territori: durante il panel Lo Stato e i privati insieme per la riqualificazione sostenibile del patrimonio immobiliare pubblico”,  è stato presentato il primo position paper dedicato al partenariato con gli investitori privati. L’Agenzia ha individuato un set di 49 indicatori di sostenibilità (ESG) rendendoli obbligatori per tutti gli interventi edilizi.

Sul tema del cambiamento climatico, ha sviluppato un insieme di indici di vulnerabilità da inserire nei documenti di gara sulla progettazione finalizzati ad aumentare la resilienza degli immobili.

Il Rapporto 2024 fornisce anche indicazioni sullo stato di avanzamento di importanti progetti di rifunzionalizzazione e rigenerazione: per una conoscenza profonda del patrimonio dello Stato, sono stati avviati progetti come la “Piattaforma integrata del Demanio” e la “Carta d’Identità digitale dell’immobile”. Si tratta di strumenti che, insieme all’adozione di tecnologie come il Building Information Modeling (BIM) e allo sviluppo di Digital Twin, mirano alla qualità della progettazione e a una gestione sempre più efficiente e sostenibile degli immobili, che concorrono al benessere delle città.

In questo nuovo percorso è cruciale la collaborazione con gli Enti territoriali per la quale le 17 Direzioni territoriali dell’Agenzia del Demanio svolgono un ruolo decisivo.

 



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