Intesa Sanpaolo ha presentato insieme a PROMETEIA il Rapporto ASI (Analisi dei Settori Industriali), lo studio che esamina il mondo delle imprese manifatturiere fornendo analisi congiunturali e previsioni sulle potenzialità di crescita e di redditività per circa quaranta comparti produttivi raggruppati in quindici settori.
Nel corso del 2024, dovrebbe stabilizzarsi il fatturato dell’industria manifatturiera italiana su 1.160 miliardi di euro, a prezzi correnti. A prezzi costanti, le attese sono di moderato rimbalzo (+0,6%), che consentirà di recuperare solo in parte quanto perso nel corso del 2023 (-2,1%).
Fondamentale sarà il contributo del canale estero (+2,6%): buone opportunità di export emergeranno sia sui mercati extra-europei, soprattutto gli Stati Uniti, che stanno registrando performance superiori alle attese, sia all’interno dell’area UE, che nel 2023 aveva rallentato maggiormente in termini di scambi commerciali. Per le imprese italiane si potrebbe registrare una crescita dell’export del 2,6% a prezzi costanti che confermerebbe la buona competitività dimostrata negli ultimi anni.
In crescita anche i consumi interni: a fare da traino saranno i servizi, a fronte di beni manufatti meno dinamici, con spunti di crescita per i beni durevoli per la mobilità e una tenuta della spesa per beni alimentari.
I settori che avranno le maggiori opportunità di crescita nel medio periodo sono quelli legati alla transizione digitale e ambientale e ai mercati esteri:
- Elettrotecnica (+2,6% medio annuo nel quadriennio 2025-28, in termini di fatturato deflazionato)
- Meccanica (+2%)
- Elettronica (+1,4%)
- Autoveicoli e moto (+0,9%)
Nell’orizzonte di previsione nel 2025-28, l’analisi prevede una complessiva tenuta di margini e redditività del manifatturiero, che potranno stazionare su livelli elevati garantendo alle imprese una buona sostenibilità dei debiti connessi agli investimenti.