Politiche abitative: accolte istanze ANCE nella mozione approvata alla Camera

L’Aula della Camera ha approvato il 18 luglio 2023 una mozione a firma dei Gruppi di maggioranza (n. 1-00168approvata in un testo riformulato) sull’emergenza abitativa, che recepisce alcune istanze ANCE, riportata come segue:

  1. ad adottare, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica e nel rispetto delle competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, iniziative finalizzate all’approvazione di un nuovo «piano casa» a livello nazionale, di medio-lungo termine, fondato anche sulla partnershippubblico-privata, sul coinvolgimento di enti previdenziali, di fondi e di investitori privati, per garantire a tutti non solo l’accesso ad un alloggio adeguato, sicuro e sostenibile, ma anche contesti urbani vivibili attraverso la realizzazione di programmi di rigenerazione urbana e di edilizia sociale e la valorizzazione del patrimonio di edilizia pubblica esistente; 

 

  1. nell’ambito del «Piano casa», compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica e nel rispetto delle competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, a valorizzare le politiche verso la rigenerazione urbana, soprattutto di parti degradate del tessuto edilizio esistente, che riducano il consumo di nuovo suolo agricolo e che prevedano:
  • la prosecuzione dei programmi innovativi di rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione anche energetica del patrimonio abitativo pubblico e sociale, attraverso accordi di programma stipulati con le regioni;
  • la prosecuzione nell’attuazione delle misure previste nell’ambito della missione 5 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in modo da garantire il coordinamento degli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, e nell’ambito del programma PinQua che interviene sul patrimonio pubblico esistente e sulla riqualificazione delle aree degradate, puntando sulla sostenibilità e sull’innovazione verde;
  • l’individuazione di incentivi per la ristrutturazione di immobili da parte di privati proprietari, con vincolo di destinazione alla locazione per un numero di anni stabilito, allo scopo di incrementare la disponibilità immobiliare degli enti locali o delle regioni e far fronte all’emergenza abitativa;
  • un rafforzamento delle competenze istituzionali locali, potenziando la capacità degli enti locali di governare i processi multistakeholder e di guidare i processi di trasformazione con e per i cittadini e prevedendo tra gli obiettivi risorse per l’incremento di alloggi a canoni calmierati;

 

  1. ad adottare iniziative di competenza volte a rivedere le agevolazioni fiscali sulla casa e i bonus sul recupero edilizio e sull’efficienza energetica, riportando l’agevolazione maggiormente nell’alveo della necessità di ammodernamento, efficientamento e valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, tenendo conto, parallelamente, della questione economica e selezionando i potenziali beneficiari, soprattutto potenziando gli interventi con una capacità di incidere profondamente sul patrimonio immobiliare esistente, come, ad esempio, il sisma-bonus acquisti integrato con l’efficienza energetica, che consente di agevolare la vendita di abitazioni soggette a una integrale ricostruzione e massimizzare il risultato in termini di risparmio di consumi, favorendo i nuclei familiari meno abbienti sulla scia di quanto già fatto con l’introduzione del quoziente familiare e calibrando le agevolazioni edilizie su chi ha più difficoltà economiche e non può accedere ad interventi spesso molto onerosi;

 

  1. a valutare l’opportunità di adottare iniziative volte a prevedere contributi e incentivi diretti a contrastare fenomeni di crisi demografica e di declino infrastrutturale e dei servizi nei piccoli comuni e nei borghi situati nelle aree interne e montane del Paese, al fine di favorire il ripopolamento e allentare la pressione antropica sui grandi centri urbani;

 

  1. a valutare l’opportunità di adottare iniziative normative volte a prevedere l’introduzione in via stabile e strutturale del principio di neutralità dell’imposta di registro nella fase di produzione dei processi di rigenerazione urbana;

 

  1. a valutare l’opportunità di adottare iniziative normative volte a rendere strutturale la detrazione Irpef pari al 50 per cento dell’Iva pagata sull’acquisto di abitazioni in classe energetica elevata, al fine di agevolare l’accesso alla casa e di incentivare la realizzazione di edifici più performanti;

 

  1. ad adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a favorire il rilascio degli immobili occupati abusivamente, al fine di potenziare il patrimonio immobiliare disponibile.

 



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