L’ANCE ha rilasciato una position paper al Sole 24 Ore in cui dichiara che stralciare dal PNRR piccoli e medi interventi che riguardano l’edilizia significa tagliare circa 29 miliardi di euro.
Con il nuovo documento, l’ANCE cementa l’alleanza con i sindaci maturata proprio sul terreno del PNRR: «gli investimenti in edilizia del PNRR funzionano – sottolinea Federica Brancaccio – e una rimodulazione che si accanisca sulle piccole opere rischia di mandare all’aria uno dei pochi capitoli del Piano che stanno marciando a ritmi soddisfacenti».
Una prova ulteriore arriva dalla rielaborazione da dati della Relazione semestrale del Governo appena presentata al Parlamento sul tasso di realizzazione finanziaria dei programmi PNRR: la spinta data dai bonus e dai crediti d’imposta, automatici e quindi esclusi dagli intoppi burocratici, è nota, ma anche depurando i numeri da questo fattore, emerge un’ottima performance delle costruzioni, che con il loro avanzamento al 9% (al 31 dicembre scorso) viaggiano a un ritmo triplo rispetto al modestissimo 3% registrato nelle altre misure.
«Eventuali rimodulazioni – si legge nel documento – soprattutto di programmi di spesa in essere e in corso di realizzazione che sono stati adeguati alle condizioni e alle procedure del PNRR rischiano infatti di rallentarne la realizzazione. Fermare la macchina proprio in questo momento potrebbe avere effetti devastanti».
In allegato, l’articolo del Sole 24 Ore.