Le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera dei Deputati hanno deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali sulla “Proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC)”.
Di seguito, i punti trattati nel contributo inviato da ANCE alle Commissioni:
- L’edilizia è tra le principali responsabili delle emissioni di anidride carbonica, e il suo contributo alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni clima-alteranti è considerato prioritario.
Il PNIEC e la nuova Direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici chiedono infatti, per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione e della riduzione significativa dei consumi energetici per il 2030, di intervenire in maniera importante sugli edifici più energivori, ponendo target ancora più sfidanti al settore edile.
- Un peso rilevante è rappresentato dalla produzione e dalla gestione dei rifiuti: questi rappresentano, in quanto produttori di emissioni climalteranti in atmosfera, quasi il 5% delle emissioni totali di gas serra in Italia.
Il PNIEC riconosce la necessità di promuovere sia le attività di recupero dei rifiuti, sia l’uso dei materiali derivanti da processi di trattamento, cioè di quei materiali che hanno cessato di essere rifiuti (cd. End of Waste) e dei sottoprodotti.
- Il settore pubblico è centrale sia per la riqualificazione energetica degli edifici, sia per la sostenibilità delle costruzioni.
In tema di appalti pubblici, il PNIEC 2023 riconosce che il public procurement può contribuire in modo determinante alla sostenibilità e all’adozione di scelte efficienti nell’ambito della contrattualistica pubblica.
Il Piano individua, altresì, il “Partenariato per l’innovazione” come strumento determinante sulla promozione dell’innovazione tecnologica, incentivando l’attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione e la commercializzazione di prodotti e servizi nuovi, che presentano elevate caratteristiche di sostenibilità ambientale.
In vista del PNIEC 2024, accanto a tale figura, introdotta per la prima volta dall’art. 75 del D.lgs. 36/2023, sarebbe opportuno, per il raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici, promuovere e valorizzare anche il ricorso alle gare ordinarie, oltre alla figura del PPP ordinario, di cui all’art. 174 del Codice.
Per l’ANCE è fondamentale stabilire una strategia di medio e lungo periodo per rinnovare il nostro patrimonio edilizio, che si sostanzi in piani e strumenti di incentivazione al contempo efficaci e sostenibili, equi e duraturi, ed è imprescindibile intraprendere con sempre maggiore decisione la strada dell’economia circolare e della sostenibilità di prodotti e materiali da costruzione.
Si tratta di un percorso che deve essere affrontato in maniera integrata e intelligente, ricordando che la rigenerazione energetica può essere volano della rigenerazione urbana, poiché tanti interventi potranno essere pensati su scala di quartiere e di città per migliorare non solo l’efficienza energetica, ma anche la qualità della vita delle persone.
In allegato il Documento con il dettaglio della posizione ANCE consegnato agli atti delle Commissioni.
FONTE: ANCE