Si è tenuta, in data 2 luglio 2024, a Tunisi, la sigla dell’Accordo tra le Agenzie governative tunisine ANETI (Agenzia per il lavoro e il lavoro autonomo) e ATFP (Agenzia per la Formazione Professionale), ANCE e l’Ente non-profit di formazione ELIS, nello spirito del Piano Mattei.
Il piano risponde all’esigenza di manodopera specializzata nel settore delle costruzioni attraverso un programma che prevede, dopo una formazione specifica, l’inserimento di 2.000 operai specializzati tunisini presso le imprese italiane e sarà realizzato da ANCE e ELIS, in stretta collaborazione con Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione internazionale e l’Ambasciata d’Italia a Tunisi.
Il progetto rientra nel programma THAMM Plus che globalmente interessa flussi migratori e mobilità del lavoro tra Italia, Marocco e Tunisia.
Durante la cerimonia ufficiale per la firma dell’accordo, alla quale sono intervenuti anche il Ministro del Lavoro tunisino M. Lotfi Dhiab, l’Ambasciatore italiano a Tunisi, Alessandro Prunas, il Delegato UE a Tunisi, Gianfranco Bochicchio, e il Capo Missione OIM a Tunisi, Azzouz Samri, il Direttore Generale di ANCE, Massimiliano Musmeci e l’Amministratore Delegato di ELIS, Pietro Cum, che ha sottolineato: “Tutti hanno il diritto di imparare un mestiere, trovare un buon lavoro ed essere ben accolti quando decidono di lavorare in un Paese straniero. Formeremo le persone secondo gli standard italiani, in modo che possano essere assunti dalle imprese del nostro Paese, e li supporteremo nell’ambito del programma, perché possano conoscere la nostra cultura e noi la loro”.
La selezione e la formazione dei candidati avverrà grazie alla collaborazione tra ANETI e ATFP, Formedil, l’Ente di formazione del sistema bilaterale dell’edilizia, e il CESF di Perugia.
Attraverso questo percorso, le imprese potranno assumere subito i lavoratori. Il diretto coinvolgimento delle Autorità italiane assicurerà inoltre che tutte le attività amministrative legate all’ingresso nel nostro Paese procedano in modo tempestivo.
“Il settore delle costruzioni può offrire opportunità a tante figure professionali diverse. Il nostro è il primo settore a sperimentare questo nuovo modello perché il cantiere è, da sempre, spazio di inclusione”, ha dichiarato la Presidente ANCE, Federica Brancaccio.
Il progetto è rivolto a giovani già in possesso di un certificato professionale nell’ambito dell’edilizia e dei lavori pubblici secondo il sistema scolastico locale e di un’esperienza professionale pregressa di almeno alcuni mesi. I corsi di formazione, della durata di tre mesi, serviranno a trasmettere conoscenze specifiche richieste dalle imprese italiane. Tra queste, normativa e sicurezza sul lavoro, oltre alle competenze linguistiche e a contenuti di educazione civica, utili a un efficace inserimento sociale.
Il programma prevede infine azioni di supporto al personale in arrivo dalla Tunisia anche nei mesi successivi all’arrivo in Italia.