Monitoraggio sullo stato di avanzamento della transizione energetica e dell’economia circolare in Italia: disponibili i dati Terna e del Sole 24 Ore

In data 21 giugno 2024, la Società Terna, Ente pubblico che gestisce la rete elettrica, ha comunicato i dati relativi alla produzione di energie rinnovabili a maggio in Italia: sono stati installati, nei primi 5 mesi del 2024, ben 3 Gigawatt di nuova potenza rinnovabile, il valore mensile più alto di sempre. Per quest’anno, l’obiettivo del Governo è di arrivare a 8 Gigawatt.

Fino a maggio, la capacità rinnovabile in esercizio in Italia è aumentata di 3,015 Gigawatt, il 42% in più rispetto allo stesso periodo del 2023: merito del Superbonus al 110%, grazie al quale sono stati moltiplicati i pannelli solari su villette e condomini, ma anche dello sblocco delle procedure autorizzative avviato dal governo

Rispetto allo stesso mese del 2023, sono aumentati l’idroelettrico (+34,7%), il fotovoltaico (+36,3%) e l’eolico (+10,5%).

Questo boom ha fatto calare la produzione termoelettrica da gas e carbone del 14,6%: il carbone ha coperto appena l’1% della domanda di elettricità, e dall’inizio dell’anno è sempre rimasto sotto il 2%.

 

L’Italia, inoltre, è tra i mercati del biometano in più rapido incremento in Europa: il settore è infatti cresciuto da un impianto nel 2018 a circa 80 impianti operativi alla fine del 2023 con una produzione che si attesta a oltre 550 milioni di standard metri cubi l’anno. Un’ulteriore spinta allo sviluppo del comparto dovrebbe arrivare dal PNRR con 1,92 miliardi di euro di risorse erogate a mezzo di cinque procedure previste nell’arco temporale 2022-2024 (ed eventualmente 2025 e 2026), attraverso la concessione di sostegni in conto capitale (pari al massimo al 40% delle spese sostenute) e incentivi in conto energia (tariffe incentivanti applicate alla produzione netta di biometano).

Ricordiamo che l’obiettivo del Piano Nazionale dell’Energia, il PNIEC, è cessare la produzione elettrica da questa fonte fossile nel 2025, con una deroga per la Sardegna fino al 2027.

 

FONTE: Osservatorio Transizione Verde del Sole 24 Ore



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