Salvini ieri ha avuto un primo incontro con la presidente dell’ANCE, Federica Brancaccio, per parlare del codice degli appalti, degli extracosti delle opere infrastrutturali. Sul PNRR poche battute, ma è illuminante la posizione della Presidente Brancaccio: «Per noi è prematuro dire ora cosa va stralciato dal PNRR. Ci vuole almeno un altro anno di lavoro per capire quali siano le opere effettivamente in ritardo. Decisioni premature non aiutano certo la realizzazione del Piano».
«Gli stralci per 40 miliardi di interventi potenzialmente in ritardo che nel governo qualcuno comincia già a quantificare possono aspettare, secondo questa posizione – ricorda Salvini – la battaglia da fare in Europa è per avere tempi più lunghi e il riconoscimento degli extracosti».
Ma, dell’incontro Salvini – Brancaccio, si registra soprattutto una sintonia sui temi prioritari per le imprese, a partire dal codice appalti che preoccupa non poco l’intero mondo produttivo e professionale legato ai lavori pubblici.
Salvini ha confermato che entro metà dicembre dovrà fare il primo passaggio in Cdm e ANCE chiede un’interlocuzione forte per «dare una diversa impostazione al codice, ancora troppo sbilanciato a favore della Pa nel rapporto con le imprese». Pur riconoscendo il buon lavoro fatto dal Consiglio di Stato, in questa «fase politica» le imprese devono poter dare il loro contributo. «Tanto più – dice la Presidente ANCE – con un governo del fare e un ministro del fare che si dicono vicini alle imprese». E Brancaccio è soddisfatta della disponibilità di Salvini e anche di un atteggiamento «di maggiore flessibilità rispetto al codice» rispetto alle interlocuzioni (e ai codici) del passato. C’è grande preoccupazione («ma è condivisa dal ministro») per il fatto che non si sono ancora visti gli allegati.
La Presidente ANCE non ha mancato di ricordare il grande allarme per la mancanza di liquidità di cui soffrono oggi le imprese fra crediti del Superbonus bloccati e procedure lente per i rimborsi degli extracosti.
Ha molto battuto su questo punto con Salvini che si è impegnato ad accelerare i tempi dei rimborsi, senza dimenticare le riforme come la qualificazione della stazione appaltante, al momento annacquata da requisiti troppo blandi.
Alleghiamo un articolo del Sole 24 Ore con il resoconto dell’incontro.
FONTE: ANCE