La nota ufficiale di sintesi dell’incontro di ANCE a Palazzo Chigi (20 febbraio 2023).

Durante l’incontro tenutosi a Palazzo Chigi, il Governo – per voce del Sottosegretario Mantovano e del Ministro Giorgetti – ha confermato che:

  • la stretta è stata determinata dalla riclassificazione, richiesta da Eurostat, dell’intero importo dei lavori realizzati e oggetto di cessione a deficit, negli anni di realizzazione degli interventi e non più spalmati negli anni. Su questo tema è in corso la quantificazione dello stock 2021-2022 e della previsione 2023;
  • era necessario mettere fine subito ad una misura che stava creando forti criticità alle casse dello Stato.

Il Governo ha poi indicato di essere pienamente consapevole della necessità di intervenire in tempi rapidi per trovare una soluzione efficace per le imprese e le famiglie che sono oggi in forte difficoltà per l’impossibilità di monetizzare i crediti.
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, i crediti incagliati ammontano a circa 19 miliardi di euro per le imprese delle costruzioni.

Per sbloccare i crediti, il Governo ha quindi indicato che:

  • alcune ipotesi circolate in questi giorni, ad esempio sulla cartolarizzazione dei crediti, hanno tempi troppo lunghi e non sono quindi percorribili vista l’emergenza di sbloccare i crediti;
  • intende riattivare subito il circuito di acquisto da parte delle banche alle quali, anche grazie alla norma sulla responsabilità solidale, verrà chiesta di riattivare gli acquisti anche attraverso il miglior utilizzo della propria capacità fiscale. Il Governo ha inoltre aperto alla possibilità di prevedere in via straordinaria la possibilità di compensare con l’F24 di altri soggetti (correntisti).

Il Governo ha inoltre aperto a lavorare meglio, nella fase di conversione del decreto, sulla disciplina transitoria per il pregresso (in particolare Sismabonus acquisti, ricostruzione Sisma, IACP/RSA, eventuale riporto del credito su anni successivi, ecc).

Per il futuro, il Governo ha indicato che è aperto a discutere sui nuovi bonus e anche sulla possibilità di prevedere, in modo molto selettivo (ad esempio incapienti) ed in funzione degli spazi di finanza pubblica, l’utilizzo dello strumento della cessione.

In conclusione, dopo aver ribadito la necessità di trovare una soluzione veloce, il Governo ha indicato la convocazione a breve di un Tavolo tecnico per definire nel dettaglio le misure per:

  • lo sblocco immediato dei crediti incagliati (19 miliardi di euro),
  • le misure e priorità per il futuro.

Durante l’incontro, abbiamo ribadito la posizione molto ferma tenuta in questi giorni e sottolineato in particolare la necessità di mettere fine ad un racconto che presenta la misura come uno spreco di fondi e che presenta imprese e famiglie che hanno utilizzato i bonus come irresponsabili o criminali.



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