
Gli obiettivi definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite costituiscono un interessante quadro di riferimento per misurare i progressi realizzati dai Paesi dell’Unione Europea (UE) nel quadro più ampio di una crescita economica resiliente, sostenibile e inclusiva.
Nel focus di ISTAT si analizzano le traiettorie seguite dai principali Paesi dell’Area euro nel periodo 2003-2021 verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile. In tale processo, l’Italia ha migliorato nel tempo la propria posizione nel contesto europeo.
In Italia, l’indice della produzione industriale, a novembre, ha mostrato il secondo incremento congiunturale consecutivo, accelerando lievemente rispetto al mese precedente. La crescita ha interessato tutti i principali settori, eccetto i beni strumentali. La dinamica congiunturale dell’indice su base trimestrale mobile rimane comunque negativa.
Nei primi dieci mesi del 2024, le esportazioni in valore sono in lieve calo a seguito di una riduzione dei volumi esportati più ampia dell’aumento dei valori medi unitari. Nello stesso periodo è in forte miglioramento il saldo commerciale (oltre 45 miliardi di euro).
A novembre, rispetto a ottobre, diminuiscono gli occupati e i disoccupati e cresce il numero di inattivi. Il tasso di disoccupazione dell’Italia (5,7%) risulta inferiore a quello dell’Area euro (6,3%).
L’inflazione in Italia rimane inferiore alla media dell’Area euro: a dicembre l’Indice Armonizzato (IPCA) è cresciuto su base annua dell’1,4%. In netto calo il tasso medio annuo (+1,0%) rispetto al 2023 (+5,7%).
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