L’ultimo bollettino sull’indice della fiducia ISTAT segnala un consistente rimbalzo per il settore delle Costruzioni, nonostante la stretta sui bonus edilizi: dal 100,9% di dicembre l’indice schizza a 104,2% di gennaio, un livello che si avvicina al record dell’ultimo anno, registrato a gennaio 2024 (106,9%).
La rilevazione è in linea con l’Osservatorio congiunturale dell’ANCE (cfr. notizia di ANCE EMILIA): l’andamento degli investimenti è in diminuzione ma, per i prossimi due anni almeno, il “motore” girerà ancora a un ritmo sostenuto. I costruttori di ANCE mettono in guardia proprio sulla necessità di lavorare ora per evitare la brusca frenata nel medio periodo.
L’indice unitario delle costruzioni mostra andamenti leggermente differenziati a seconda dei settori di mercato: nella costruzione degli edifici, per esempio, nonostante nel 2024 l’ANCE abbia denunciato il crollo più vistoso degli investimenti (- 30% delle ristrutturazioni e -2,6% delle nuove costruzioni) l’ISTAT rileva un balzo positivo molto marcato: dal 99,1% di dicembre al 104,7% di gennaio. Crescita anche per il settore dei lavori specializzati lavori specializzati, il cui indice passa dal 99,6% di dicembre al 100,9% di gennaio. In diminuzione, invece, l’indice di fiducia relativo all’ingegneria civile, che dal 113,2% di dicembre (il record dell’ultimo anno) scende a 109,1%.
Nelle altre tabelle dell’ISTAT si trovano anche i dati sui giudizi e le attese delle imprese su ordini e/o piani di costruzione: a gennaio la durata dell’attività assicurata dal portafoglio delle imprese è di 16,8 mesi, un livello secondo solamente al record di 16,9 mesi del luglio misurato sulla serie storica 2022-2025. Anche questo dato è in sintonia con l’ottimismo dei costruttori sui prossimi mesi.
Nella stessa tabella si legge inoltre che uno degli indici più bassi, mai registrati dal 2022, relativo all’incidenza sugli «ostacoli limitanti l’attività di costruzione», pari a 45,5% a gennaio 2025.