ENEA, di comune accordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha elaborato le Linee Guida per l’istituzione del Registro dei Moduli fotovoltaici e sviluppato la piattaforma per la tenuta del Registro Fotovoltaico, accessibile e operativa dal 13 novembre 2024.
L’obiettivo che si pone il Registro Fotovoltaico, istituito da una norma contenuta nel DL Energia, predisposta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, intende di fatto agevolare lo sviluppo di una filiera nazionale ed europea del fotovoltaico, cercando di indirizzare gli investimenti delle imprese sulle tecnologie più performanti, in accordo con gli impegni sottoscritti da 116 Paesi alla COP 28 e con gli impegni presi nell’ambito del G7 sotto la presidenza italiana, entro il 2030 bisognerà triplicare la capacità di generazione di energia rinnovabile, che si traduce in 11,2 TW di capacità globale. Secondo il rapporto World Energy Transitions Outlook di IRENA, circa 8,5 TW dovrebbero provenire dal solare fotovoltaico e da eolico off-shore.
In particolare, il Registro è organizzato in tre categorie differenti, nelle quali si individuano per i moduli fotovoltaici dei criteri “minimi”:
1) i moduli devono essere prodotti in stati membri dell’UE con certe caratteristiche prestazionali;
2) entrambi, moduli e celle, devono essere prodotti negli stati membri;
3) eventualmente con celle solari innovative ed efficienti (celle ad eterogiunzione di silicio bifacciali) o con le tecnologie FV che si stanno affacciando ora nei processi produttivi (celle tandem ad alta efficienza).
FONTE: ENEA