Si sono tenute, in data 27 e 28 settembre 2024, a Vico Equense, le due giornate dedicate al convegno ANCE “Opere pubbliche oltre il 2026: dalla Legge Merloni al PNRR, quali regole, quale mercato”, durante il quale si sono argomentati i temi più importanti per il futuro del nostro settore, dal correttivo sul nuovo Codice degli appalti, ai ritardi nei pagamenti relativi al DL Aiuti, alla valutazione e dell’uso delle risorse del PNRR e alle prospettive per le Costruzioni.
Nell’intervento introduttivo del convegno la Presidente dell’Associazione, Federica Brancaccio, ha ripercorso i trent’anni dalla Legge Merloni:
“Si è passati in media da circa 9 provvedimenti l’anno, nel decennio 1994-2003, ai 36 nell’ultimo decennio. Ma non basta, perchè a rendere difficile la vita delle imprese è il tema dei ritardati pagamenti. Un problema che continua ad affliggere il nostro settore, nonostante le diverse procedure di infrazione avviate dall’Europa. Le imprese devono essere pagate non si può lasciare sulle loro spalle il costo dell’opera. Se non ci sono abbastanza soldi per fare tutto, allora bisogna fare meno […] i ritardi nei pagamenti risultano ancora tragicamente arretrati: le imprese sono in attesa di almeno 1,1 miliardi perché le istruttorie sono lente e non c’è cassa disponibile”.
Subito dopo la relazione della Presidente, si è svolta una tavola rotonda alla quale hanno partecipato: Arturo Cancrini, Avvocato già Membro Commissione regolamento Merloni; Marco Corsini, Avvocato Generale aggiunto dello Stato; Paolo Costa, già Ministro dei Lavori Pubblici; Ercole Incalza, già Capo Struttura Tecnica di Missione MIT. In videocollegamento, è intervenuto il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha assicurato l’impegno del governo nell’ambito del PNRR.
Per la registrazione della prima parte della prima giornata, cliccare qui.
Durante la sessione pomeridiana si è trattato il tema del nuovo Codice degli appalti, un confronto a tutto campo al quale hanno partecipato, tra gli altri: Giuseppe Busia, Presidente ANAC; Aldo Isi, Amministratore Delegato e Direttore Generale ANAS; Massimo Sessa, Presidente Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; Elena Griglio, Capo Ufficio legislativo Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Erica Mazzetti e Massimo Milani, Commissione Ambiente Camera dei Deputati. Il Vice Presidente dell’ANCE, Luigi Schiavo, è così intervenuto sul correttivo:
“I principi di apertura del mercato e di tutela della concorrenza sono messi a rischio dalla scelta di liberalizzare sino alla soglia comunitaria le procedure negoziate senza gara, che limitano fortemente la concorrenza”.
Per la registrazione della seconda parte della prima giornata, cliccare qui.
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Nella seconda giornata del convegno, si è fatto il punto sugli investimenti pubblici in Italia, alla quale hanno partecipato, tra gli altri: Vincenzo Salamone, Presidente TAR Campania; Sauro Mocetti, Capo della Divisione Economia e Diritto della Banca d’Italia; Davide Ciferri, Responsabile Unità di Missione per il PNRR del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Luca Fontana, Direttore Ingegneria e Realizzazione di Autostrade per l’Italia. Il Vice Presidente ANCE, Piero Petrucco, ha sottolineato:
“A partire dal 2019, c’è stata una significativa crescita del comparto delle opere pubbliche, sostenuta prima da misure specifiche di rilancio degli investimenti, soprattutto locali, poi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha dato al settore delle costruzioni un ruolo prioritario per gli investimenti e per avviare un percorso di modernizzazione e sviluppo sostenibile del Paese. Inoltre il Piano ha avuto un impatto significativo sulla velocità con cui vengono avviati i progetti, accelerando le fasi di bando, aggiudicazione e apertura dei cantieri. Un dinamismo confermato anche nella fase realizzativa delle opere medio-piccole diffuse sul territorio nazionale. Purtroppo, non emerge altrettanta vivacità nei lavori più grandi. La nostra esperienza imprenditoriale ci porta a dire che molti cantieri non sono ancora nelle condizioni di lavorare a pieno regime e rischiano di accumulare ritardi che potrebbero risultare irrecuperabili entro la scadenza imposta dal PNRR”.
Tra le criticità, emergono, con particolare evidenza, i problemi di natura autorizzativa, soprattutto ambientale, la sovrapposizione di regimi normativi differenti e le carenze progettuali.
A tirare le conclusioni delle due giornate di Vico Equense, la Presidente dell’ANCE, Federica Brancaccio.
Per la registrazione della seconda giornata, cliccare qui.
In allegato:
1 – Dossier stampa edizione speciale – Convegno “Opere pubbliche oltre il 2026: dalla Legge Merloni al PNRR, quali regole, quale mercato”
2 – Schema riepilogativo della Relazione della Presidente Brancaccio
3 – Le slide sui “30 anni della Legge Merloni”
4 – Spunti della Relazione del Vice Presidente Schiavo
5 – Slide Vice Presidente Schiavo
6 – Slide “Il sistema degli appalti e il monitoraggio PNRR” – a cura di Sauro Moretti di Banca d’Italia
7 – Spunti della Relazione del Vice Presidente Petrucco
8 – Slide Vice Presidente Petrucco