Costi da rivedere anche per lo Stadio di Bologna

Lo spropositato aumento dei prezzi dei materiali edili registrato nel primo semestre del 2021 influisce anche sulle due grandi opere che il Bologna è in procinto di realizzare: il restyling del Dall’Ara e lo stadio temporaneo che sorgerà accanto a Fico/Caab. Nel primo caso i 100 milioni preventivati sono a carico del club rossoblù per il 60%, mentre il restante 40% del Comune, proprietario dell’impianto (una volta finito sarà dato in concessione per 40 anni al Bologna, poi tornerà all’amministrazione). Riguardo al temporaneo, invece, i circa 12 milioni previsti sono tutti a carico del BFC. I lavori del temporaneo non inizieranno prima del 2023, data la necessità di attendere alcune determine urbanistiche (i terreni sono sia di Palazzo d’Accursio sia del Caab) e, naturalmente, senza uno stadio temporaneo che possa ospitare i rossoblù per le partite in casa, non si potranno iniziare nemmeno i lavori di rimessa a nuovo del Dall’Ara.

Tali preventivi, tuttavia, ad oggi non sono più sufficienti. Non ci sono ancora costi precisi per i rincari, che rischiano di pesare per alcune decine di milioni: architetti e progettisti sono al lavoro per aggiornare il prezzario di tutti i materiali e rifare la stima dei costi, anche perché la stima dei 100 milioni fu fatta con un prezzario risalente al 2019, per un progetto definitivo depositato a Palazzo d’Accursio il 6 maggio 2021. Possibile quindi che Comune e Bologna Calcio debbano discutere come spartirsi gli aumenti: il Comune ha però più volte ribadito di non poter investire di più dei 40 milioni originariamente previsti.

Il fatto di non poter aprire i cantieri immediatamente porta quindi a ritardi (si parla del Dall’Ara dal 2015) che diventano in realtà tempi utili per capire come agire in vista dei lavori, quali interventi ottimizzare e dove poter risparmiare qualcosa.

 

Fonte: Corriere di Bologna e Resto del Carlino Bologna



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