Il Construction Cost Report 2022 GAD, relativa al periodo Dic. 2021 – Dic. 2022, rappresenta uno sguardo sulle recenti fluttuazioni di prezzo nel mercato delle costruzioni in Italia e sulle concause locali e globali che hanno caratterizzato l’ultimo anno.
Secondo le elaborazioni del Construction Cost Report, in virtù dell’andamento dei costi delle materie prime, l’aumento medio è del 25% sui costi netti, misurato, senza includere rivalutazioni delle spese generali e utili d’impresa che sono peraltro un fattore non trascurabile, con ritardi sul cronoprogramma e sforamento dei budget: il quadro della situazione è frutto di un algoritmo elaborato ad hoc per la determinazione dei costi di costruzione, stimato per far fronte alla sempre continua richiesta di rivalutazione di budget e piano gestione costi e considerando le diverse discipline, strutture, parti architettoniche e impianti, di fatto attualizzando il capex (ammontare di flusso di cassa che una società impiega per acquistare, mantenere o implementare le proprie immobilizzazioni operative, come edifici, terreni, impianti o attrezzature) di un intervento edilizio.
In base allo studio, ad oggi, si contano più di un migliaio di progetti in pipeline, tutti sopra i dieci milioni (45% ristrutturazione, 25% sostituzione edilizia, 30% nuova costruzione), di cui almeno il 50% di questi è fermo ai blocchi di partenza per lo stress legato ai prezzi, la cui soluzione sarebbe proseguire concentrandosi sul taglio degli sprechi nel breve periodo, alla valutazione delle ricariche della filiera, traguardando come orizzonte l’industrializzazione, spinta e favorita dalla digitalizzazione.
Il report segnala anche che il tempo in questi mesi si perde spesso anche in fase di gara con le imprese, chiedendo il value engineering, ma dovendo sempre fare i conti con soluzioni che non riescono a stare allineate con i business pian di quando il progetto è decollato, poiché sul prezzo finale del generai contractor incidono le materie prime e, più nel dettaglio, la manodopera, i noli, i materiali, i costi indiretti e le spese generali e utili.
Di seguito, una tabella con i principali incrementi delle materie prime del periodo Dic. 2021 – Dic. 2022:
- Ferro e acciaio : +15%
- Alluminio: -9%
- Rame: -4%
- Cemento e calcestruzzo: +59%
- Derivati dal petrolio (bitume): +20%
- Coibenti a base di polistirene: +20%
- Coibenti in lana di roccia: +15%
- Legno: +11%
- Vetro: +38%
- Laterizi: +20%
In allegato, l’articolo del Sole 24 Ore.