Consiglio dei Ministri n. 78: approvato il DDL delega al Governo in materia di intelligenza artificiale

Il Consiglio dei Ministrinella seduta n. 78 del 23 aprile u.s, ha approvato un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni e la delega al Governo in materia di intelligenza artificiale, con il quale si individuano i criteri regolatori delle nuove tecnologie e i rischi legati al loro uso improprio o al loro impiego dannoso. Introduce, inoltre, norme di principio e disposizioni di settore che promuovano l’utilizzo delle nuove tecnologie per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e della coesione sociale.

In quest’ottica, il disegno di legge non si sovrappone al Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale approvato lo scorso 13 marzo dal Parlamento Europeo.

Le norme intervengono in cinque ambiti:

  1. Strategia nazionale: si introduce il documento che garantisce la collaborazione tra pubblico e privato, coordinando le azioni della Pubblica Amministrazione in materia e le misure e gli incentivi economici rivolti allo sviluppo imprenditoriale ed industriale. I risultati del monitoraggio vengono trasmessi annualmente alle Camere.

 

  1. Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale: si dispone l’affidamento all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) del compito di garantire l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e dell’Unione europea in materia di AI.

 

  1. Azioni di promozione:
  •  Investimenti nei settori di intelligenza artificiale e della cybersicurezza (1 miliardo di euro destinati alle imprese operanti in tali settori).
  • Misure di sostegno ai giovani sull’intelligenza artificiale

  

  1. Tutela del diritto di autore

 

  1. Sanzioni penali: si prevede un aumento della pena per i reati commessi mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale, quando gli stessi, per la loro natura o per le modalità di utilizzo, abbiano costituito mezzo insidioso, o quando il loro impiego abbia comunque ostacolato la pubblica o la privata difesa o aggravato le conseguenze del reato. Infine, attraverso apposita delega, il Governoè chiamato a prevedere:
  •  strumenti tesi ad inibire la diffusione e a rimuovere contenuti generati illecitamente;
  • fattispecie di reato, punite a titolo di dolo o di colpa;
  • una circostanza aggravante speciale per i delitti dolosi nei quali l’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale incida in termini di rilevante gravità sull’offesa;
  • una revisione della normativa sostanziale e processuale vigente.

 

Principi fondamentali e promozione dell’IA nei settori produttivi

Le norme prevedono che il ciclo di vita dei sistemi e dei modelli di intelligenza artificiale debba basarsi sul rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà dell’ordinamento italiano ed europeo oltre che sui principi di trasparenza, proporzionalità, sicurezza, valorizzazione anche economica del dato, protezione dei dati personali, riservatezza, robustezza, accuratezza, non discriminazione, parità dei sessi e sostenibilità, della prevenzione del danno

L’utilizzo dei sistemi di IA nei mezzi di comunicazione deve avvenire senza pregiudizio ai principi di libertà e pluralismo alla libertà di espressione e del diritto all’obiettivitàcompletezza, imparzialità e lealtà dell’informazione.

In materia di sviluppo economico, si promuove l’IA nei settori produttivi, nel rispetto principio generale della concorrenza nel mercato, dell’utilizzo e della disponibilità di dati ad alta qualità.

Si prevede, che lo Stato e le altre Pubbliche autorità indirizzino le piattaforme di e-procurement delle Amministrazioni pubbliche.

 

Disposizioni nell’ambito del lavoro

  1. Disposizioni sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in materia di lavoro: si chiarisce che l’intelligenza artificiale può essere impiegata per migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l’integrità psico-fisica dei lavoratori, accrescere la qualità delle prestazioni lavorative e la produttività delle persone in conformità al diritto dell’Unione europea. Viene ribadito il principio di equità e non discriminazione, stabilendo che l’utilizzo dei sistemi di IA per l’organizzazione o la gestione del rapporto di lavoro non può in nessun caso essere discriminatorio.

 

  1. Osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro: si istituisce, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Osservatorio sull’adozione dei sistemi di IA.

 

  1. Per le professioni intellettuali, si stabilisce che il pensiero critico umano debba sempre risultare prevalente rispetto all’uso degli strumenti di intelligenza artificiale, che può riguardare solo le attività di supporto all’attività professionale.

 

Pubblica Amministrazione

Si regola l’utilizzo dell’IA nel settore dell’attività della Pubblica Amministrazione dando centralità al principio dell’autodeterminazione e della responsabilità umana.

 

Attività giudiziaria 

Nell’amministrazione della giustizia, l’utilizzo dell’IA è consentito esclusivamente per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario nonché per la ricerca giurisprudenziale e dottrinale anche finalizzata all’individuazione di orientamenti interpretativi..

 

Cybersicurezza nazionale

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale promuove e sviluppa ogni iniziativa, anche di Partenariato Pubblico-Privato, volta a valorizzare l’intelligenza artificiale come risorsa per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale.

 

Personale ispettivo del Sistema nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA)

Ha poi approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, relativo al Personale ispettivo del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), del quale fanno parte l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica.