Il Vicepresidente ANCE per l’Edilizia e Territorio, Stefano Betti, ha partecipato martedì 28 febbraio alle ore 11.20 all’Audizione ANCE, presso la Commissione Finanze della Camera nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione Decreto Legge 11/2023 sulla cessione dei crediti.
Il Vicepresidente ha quindi delineato le priorità ANCE nell’ambito dell’iter di conversione del provvedimento d’urgenza:
Priorità n°1 – Sbloccare i crediti pregressi
- Approvare la proposta di utilizzo degli F24 a compensazione dei crediti maturati
La proposta prevede di riconoscere, in via straordinaria e temporanea, la possibilità per le banche e Poste SpA di compensare le somme relative agli F24 della clientela con i crediti di imposta originatisi a seguito del sostenimento, nelle annualità 2021 e 2022, delle spese per gli interventi agevolati con i bonus edilizi, che imprese e contribuenti non sono riusciti ancora a cedere. A tutela dei contratti in corso, lo stesso meccanismo di compensazione dovrebbe essere previsto anche per i crediti d’imposta relativi ad interventi già avviati alla data del 17 febbraio 2023, secondo i criteri individuati dal DL 11/2023.
- Attivare subito il circuito degli acquisti da parte delle istituzioni e aziende statali
In una situazione di mercato così complessa e ingessata, almeno fino all’inserimento della misura degli F24 nella legge di conversione del decreto 11/2023, appare assolutamente indispensabile il coinvolgimento immediato delle istituzioni e aziende statali (CDP, RFI, ENEL, ENI, SNAM, Fincantieri, ecc.) sul mercato dei crediti fiscali come soggetti acquirenti.
Queste aziende possono rivestire un ruolo importante nel processo di alleggerimento dei plafond fiscali degli istituti bancari. L’attività di acquisto di questi crediti ha un rischio estremamente contenuto perché tutti i bonus fiscali hanno superato gli accurati controlli previsti dalla due diligence delle piattaforme specializzate incaricate dalle banche.
Priorità n° 2 – Migliorare la disciplina transitoria
Le condizioni previste dal decreto-legge per salvaguardare le iniziative in essere e consentire, per queste iniziative, di continuare ad utilizzare cessione e sconto in fattura appaiono riduttive rispetto alle specificità e alle complessità delle situazioni che esistono nei cantieri italiani.
È quindi necessario migliorare il contenuto della disciplina transitoria per tener conto di tutte le fattispecie:
- “Sismabonus acquisti”: evitare il fallimento delle operazioni di rigenerazione urbana.
- Ricostruzione post sisma: evitare un drammatico blocco della ricostruzione.
- IACP: permettere la realizzazione dei progetti avviati.
- Interventi con molteplici titoli abilitativi: salvaguardare il progetto complessivo.
- Edilizia libera: risolvere i casi per i quali non sono previsti titoli edilizi.
Riportiamo il link (h 1:09:38 del video) per seguire la registrazione della diretta dell’Audizione e il documento illustrato dal Vicepresidente Edilizia e Territorio, Stefano Betti.
FONTE: ANCE