Il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante la partecipazione all’evento «Le buone leggi: semplificare per far ripartire l’Italia» a Roma, ha ribadito che a fine anno arriverà anche il primo vero correttivo organico al nuovo Codice appalti.
A indicare i capitoli più urgenti sui quali intervenire ci ha pensato la Presidente Federica Brancaccio: «Il chiarimento più urgente riguarda il meccanismo della Revisione prezzi. Il nuovo Codice ha il merito di aver superato un tabù trentennale, ma per renderla veramente operativa c’è bisogno di un’intervento del MIT, con l’indicazione all’ISTAT dei metodi per mettere a terra il meccanismo di esecuzione dei calcoli».
Nei pensieri delle imprese c’è anche la questione degli Appalti delle concessionarie: «Pensiamo che una quota degli appalti debba essere messa sul mercato».
I numeri dell’ANAC e di istituti di ricerca indipendenti come il CRESME hanno certificato il crollo dell’attività subito dopo l’entrata in vigore del Dlgs 36/2023.
I correttivi non sono sul fronte del Codice: per Salvini bisognerebbe “suddividere” l’onere della firma tra i sindaci e i politici, per accelerare i tempi delle realizzazione delle opere pubbliche.
In allegato, l’articolo completo del Sole 24 Ore.