La Presidente dell’ANCE, Federica Brancaccio, ha espresso ancora una volta le sue preoccupazioni per il blocco ancora in atto dei crediti fiscali da bonus:
“La spinta dell’Europa a riqualificare gli edifici entro il 2030 è chiara, così come la censura nei confronti dell’Italia per ritardati pagamenti. L’Italia difficilmente centrerà gli obiettivi indicati dall’Europa. Gli ultimi dati sui cantieri da bonus edilizi dimostrano che le imprese hanno accelerato i lavori per maturare i crediti, ma significa anche che ora devono poterli cedere o ci saranno tanti fallimenti“.
In vista del 2030, “serve un tavolo di confronto per dare una prospettiva alla politica degli incentivi e riuscire a centrare gli obiettivi”.
Su Il Sole 24 Ore di oggi si è esposta anche sui ritardati pagamenti della PA, ricordando come i gravi ritardi denunciati dall’ANCE sin dal 2014 siano tutt’altro che migliorati:
“La questione delle mancate compensazioni per gli extra-costi sostenuti dalle imprese che aspettano ancora di essere pagate per i lavori del 2021 la dice lunga sulla cattiva prassi che è ancora in uso in Italia e che l’Europa si appresta a punire con un’ammenda economica“.
In allegato, le dichiarazioni della Presidente sul Sole 24 Ore.
FONTE: ANCE