Il presidente dell’ INAIL, Franco Bettoni, ha presentato, in data 25.07.2022, i dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico, nonché i risultati economici conseguiti e le attività realizzate dall’Istituto:
- Gli infortuni sul lavoro denunciati all’ INAIL nel 2021 sono stati 564.089, in calo dell’1,4% rispetto ai 572.191 del 2020. Questa diminuzione è dovuta esclusivamente alla contrazione dei contagi professionali da Covid-19. Le denunce di infortuni “tradizionali”, invece, sono aumentate di circa il 20%.
- Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 349.643, il 17,5% dei quali avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel percorso di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.
- Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 1.361, con un decremento del 19,2% rispetto ai 1.684 casi mortali denunciati nel 2020. La contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dai circa 600 del 2020 ai circa 200 del 2021. I casi mortali “tradizionali”, al contrario, sono aumentati di quasi il 10%.
- Le morti accertate “sul lavoro” dall’ INAIL sono 685, di cui 298, pari al 43,5% del totale, occorse “fuori dell’azienda” (57 casi sono ancora in istruttoria).
Per quanto riguarda il settore delle costruzioni, i dati in evidenza sono i seguenti:
- Denunce d’infortunio in occasione di lavoro per settore di attività economica e anno di accadimento – per un totale di 34.957, con un incremento del 8,77% rispetto al 2020, ma nettamente in calo rispetto ai 37.155 del 2019;
- Denunce d’infortunio con esito mortale in occasione di lavoro per settore di attività economica e anno di accadimento – le morti accertate sono 175, il 18,7% in meno rispetto al 2020.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente dell’INAIL, gli obiettivi strategici per il futuro prevedono il rafforzamento della funzione sociale dell’Istituto, proseguendo il percorso già avviato di ampliamento della platea destinataria della tutela assicurativa, attualmente composta da circa 21,2 milioni di lavoratori, focalizzandosi sulla tutela degli insegnanti e degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Infine, il notevole aumento delle denunce di malattia professionale impone un’azione proattiva, in linea con gli indirizzi formulati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza con la Relazione programmatica 2022-2024, concentrando gli sforzi sul rafforzamento dei livelli di tutela delle patologie lavoro-correlate e promuovendo il miglioramento delle prestazioni sanitarie e di cura, sotto il profilo epidemiologico e in chiave di prevenzione.
FONTE: INAIL