Tra cantieri per rimettere in sesto strade, rifare ponti, ridisegnare ciclabili e aggiustare marciapiedi, sono oltre una ventina i “lavori in corso” a Bologna, in attesa dei cantieri di Passante e tram, che per ora galleggiano entrambi tra fine 2022 e inizio 2023. Il tram è in fase di aggiudicazione lavori: una volta chiusa l’istruttoria per la scelta del costruttore, arriverà il calendario dei cantieri. Per quanto riguarda il Passante, dopo l’approvazione della nuova versione Green da 2 miliardi di euro da parte del Consiglio comunale, bisognerà attendere l’esito della conferenza dei servizi a Roma con il sindaco Matteo Lepore, il Ministero, la Regione e la società Autostrade. Se Autostrade dirà subito sì a tutte le migliorie ecologiche, impegnandosi a portarle a termine, sarà allora davvero possibile partire a fine anno. In ogni caso, appena chiusa la conferenza dei servizi, partiranno gli indennizzi sugli espropri, con la risposta a 300 osservazioni su 1.100 lettere già inviate.
Intanto i cantieri aperti e i prossimi in arrivo si concentrano nei quartieri Borgo Panigale, San Donato e Porto-Saragozza. Cominciando da Borgo, i lavori del Pontelungo chiuderanno solo nel 2024, con senso unico di circolazione verso Bologna e modifiche alla viabilità di via Agucchi, della Pietra e Speranza. Poco lontano, in via Triumvirato, a causa di lavori ai marciapiedi la strada è ristretta dal civico 1 al 68 a una corsia per senso di marcia e senso unico alternato in alcune fasce orarie: così resterà fino ad aprile. Idem in via Casteledebole, per lavori a un altro cavalcavia autostradale, fino a marzo.
Dall’altro capo della città, a San Donato, si attende il calendario dei lavori del tram, che dovrebbe partire proprio da qui per evitare il nodo di Pontelungo a Borgo. Sono invece attesi questa primavera i cantieri per l’interramento – atteso da decenni – della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, dalla Cirenaica a via Larga. Si tratta di un progetto da 52 milioni approvato dal CIPE nel gennaio 2021 che comprende anche il cambio d’uso delle parti di edifici ancora vuote nel comparto ex Veneta, nell’area delle vie Zaccherini Alvisi, Zanolini e Berlinguer. A poca distanza, c’è il cavalcavia di San Donato, che da progetto del Passante deve essere demolito e ricostruito, insieme ai cavalcavia Benazza, Colombo, Europa e Terrapieno.
A Porto Saragozza ci sono restringimenti alla carreggiata in via Andrea Costa (tra via Pepoli e via Busi) fino a marzo, e da oggi fino al 18 febbraio in zona stadio, con senso unico alternato dalle 9.30 alle 16.30. In corso di rifacimento anche i marciapiedi in via Irma Bandiera. Ma su Saragozza pesa l’incognita dei lavori di riqualificazione dello Stadio, oltre al sottopasso stradale a canna singola lungo la direttrice sud-nord di via Pertini/Prati di Caprara: opera legata pure questa alla linea del Tram e inserita nel piano triennale dei lavori pubblici.
Al Navile, la mappa dei lavori si concentra per ora soprattutto attorno al Tecnopolo. Via della Manifattura resterà chiusa fino al 2023. Via Stalingrado è ristretta all’altezza di Bonvicini dal luglio scorso e resterà così fino al 28 febbraio. Mentre restano fino al 31 marzo i restringimenti in corrispondenza del sottovia autostradale, legati alla manutenzione alle spalle del ponte. Proprio il Navile è tuttavia nel cuore della seconda linea del tram, che ha ricevuto i 222 milioni di euro di finanziamento da Roma e che deve essere completata anch’essa, nelle intenzioni del sindaco, entro il mandato.
Tanti invece i piccoli cantieri nel centro storico del quartiere Santo Stefano, per lo più meno impattanti, con l’eccezione del maxi cantiere di via delle Moline (tra via Righi e via Mentana) appena concluso dopo oltre sei mesi di riqualificazione per consentire il nuovo accesso tramite telecamere.
Nel quartiere Savena il cantiere più impattante resta per ora quello della messa in sicurezza di via dell’Angelo Custode, da via Toscana a via del Picchio: pure qui strada ristretta fino ad aprile.
Fonte: Repubblica Bologna