ISTAT: pubblicati i dati relativi ai prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni – Settembre 2024

L’ISTAT ha avviato la pubblicazione delle serie degli indici dei prezzi alla produzione delle costruzioni nella nuova base di riferimento 2021, a partire da gennaio 2024. L’aggiornamento alla nuova base 2021 è coerente con quanto richiesto dai Regolamenti europei sulle statistiche sulle imprese (n. 2019/2152 e 2020/1197) e si inserisce all’interno del processo di ridefinizione delle basi di riferimento che sta avvenendo in tutti i paesi dell’Unione europea e che si concluderà entro il 2024.

A settembre 2024, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,6% su base mensile e del 2,0% su base annua. Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano, invece, una modesta crescita congiunturale (+0,1%) e mostrano una flessione tendenziale molto più contenuta (-0,2%). Nel trimestre luglio-settembre 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono del 2,2% (+3,3% sul mercato interno, invariati sul mercato estero).

A settembre 2024, fra le attività manifatturiere, le flessioni tendenziali più ampie riguardano il settore coke e prodotti petroliferi raffinati, con il -17,2% su mercato interno, -20,7% su area euro, -13,2% su area non euro).  Si rilevano cali tendenziali su tutti i mercati, tra cui:

articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,9% mercato interno, -0,9% in entrambe le aree, euro e non euro)

metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-1,2% mercato interno, -3,5% area euro, -1,5% area non euro).

Si riscontrano, invece, maggiori rialzi per i settori altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+3,8% area non euro) e computer.

A settembre 2024, i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscono dello 0,2% su base mensile e dell’1,3% su base annua (era -1,5% ad agosto); quelli di “Strade e Ferrovie” flettono dello 0,4% in termini congiunturali e dell’2,2% in termini tendenziali (da -1,8% del mese precedente).

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FONTE: ISTAT



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