Firmato il Decreto sull’istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell’Emilia-Romagna

È stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che istituisce la Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell’Emilia-Romagna, già approvata a mezzo della Delibera dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 70 del 2/2/2022, a seguito dell’istruttoria condotta dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto (leggi comunicato).

Il progetto speciale e unitario per la movimentazione delle merci metterà in relazione infrastrutture viarie e ferroviarie e le aree produttive commerciali della Regione.

La ZLS coinvolge 11 nodi intermodali da Ravenna a Piacenza, 25 aree produttive, le 9 province della Regione (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini) e 28 Comuni (Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano).

Come previsto dalle normative nazionali per l’istituzione delle zone economiche speciali, la ZLS avrà un’estensione di circa 4.500 ettari e unirà il porto di Ravenna, il centro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico-funzionale con il contesto portuale.

È inoltre previsto l’istituzione di un Comitato di indirizzo con funzioni di supporto per promozione, investimenti, monitoraggio e collegamento con le strutture regionali.

La nuova ZLS permetterà alle imprese emiliano-romagnole, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottati, già insediate o di prossimo insediamento, di accedere alle semplificazioni amministrative e alle agevolazioni previste in relazione agli investimenti realizzati sul territorio, nonché al nuovo credito d’imposta.

 

FONTE: Regione Emilia-Romagna



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