Grandi cantieri Bologna: contributi a fondo perduto per risarcire le imprese danneggiate

Comune e Camera di Commercio di Bologna hanno presentato insieme, ciascuno nel rispetto delle proprie competenze, un piano complessivo di risorse inedite a fondo perduto per sostenere, in un’ottica di complementarietà, le attività economiche impattate dai cantieri.

La Camera di Commercio di Bologna assegna 250.000 euro a fondo perduto al fine di ridurre le conseguenze economiche per le micro, piccole e medie imprese che subiscono disagi dai lavori dei grandi cantieri in corso nell’Area metropolitana di Bologna (per consultare il bando integrale, cliccare qui).

Ai fini del bando, sono considerati grandi cantieri quelli di pubblica utilità riguardanti rilevanti infrastrutture stradali (ad esempio: Tram di Bologna, Pontelungo, Nodo ferrostradale di Casalecchio, strade provinciali interrotte) o siti che hanno un impatto diffuso sulle attività economiche (ad esempio: messa in sicurezza Torre Garisenda).

Tutte le imprese, con Sede Legale e/o Unità locale operativa nell’Area metropolitana di Bologna, iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Bologna, nel raggio di 200 metri dai luoghi in cui sono presenti grandi cantieri, possono presentare una sola domanda di ristoro. Per la verifica della distanza andrà considerata la misura calcolata mediante l’applicazione Google Maps.

I ristori sono assegnati prioritariamente alle imprese femminili, giovanili e a quelle in possesso del rating di legalità, in funzione della percentuale di calo di fatturato registrata nel primo semestre 2024 (1/1/2024-30/6/2024) rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2023 (1/1/2023-30/6/2023) specificamente presso la sede/unità locale per la quale si presenta domanda.

Le domande di ristoro dovranno essere inviate esclusivamente dalle ore 11.00 del 23 settembre 2024, fino alle ore 13.00 del 18 ottobre 2024, esclusivamente in modalitĂ  telematica mediante la piattaforma Telemaco, con firma digitale del Legale Rappresentante dell’impresa.

 

 

 

FONTE: Camera di Commercio di Bologna

 



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