Obbligo di BIM dal 1° gennaio 2025: l’ANCI chiede nuovi vincoli al MIT

Nei giorni scorsi, l’ANCI ha consegnato al Ministero delle Infrastrutture e alla Cabina di regia presso Palazzo Chigi un documento di revisione al Codice degli appalti, in vista del correttivo previsto per il prossimo autunno.

Riportiamo, in breve, le richieste avanzate:

  • OBBLIGO DI BIM SOLO PER GLI APPALTI OLTRE LA SOGLIA UE – La richiesta di modificare le norme sull’obbligo dell’uso del Building Information Modeling (BIM) per gli appalti superiori al milione di euro è motivata dalla mancanza di Project Manager adeguatamente formati per gestire gli appalti con le nuove piattaforme. Molti Comuni, soprattutto quelli di dimensioni minori, non dispongano delle risorse umane e tecniche necessarie per implementare efficacemente il BIM: le norme UNI sul BIM prevedono la necessità di ben quattro distinte figure (Specialista BIM, Coordinatore BIM, Manager BIM e Responsabile della gestione dei dati all’interno del CDE) che devono superare specifici esami presso Enti accreditati per poter essere certificate. Dai dati ACCREDIA, il numero di professionisti certificati è ancora molto basso rispetto al necessario. La carenza di personale qualificato potrebbe rallentare notevolmente i processi di appalto e, di conseguenza, la realizzazione delle opere pubbliche.

 

  • NIENTE EQUO COMPENSO NEI CONTRATTI PUBBLICI – Come già conclamato da ANAC (vedi notizia di ANCE EMILIA), anche l’ANCI si dichiara contraria a questa misura, evidenziando come l’obbligo di rispettare compensi minimi per i Professionisti potrebbe comportare un incremento dei costi per le Amministrazioni locali, già spesso alle prese con bilanci ridotti e vincoli finanziari stringenti.

 

  • SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI PER I LAVORI PUBBLICI – L’obiettivo è facilitare l’accesso agli appalti da parte di un maggior numero di imprese, migliorando così la competitività e l’efficienza del mercato.

 

  • REVISIONE DELLE NORME CHE REGOLANO LA PROGETTAZIONE SEMPLIFICATA PER LE MANUTENZIONI – È necessario ridurre i tempi e i costi dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, soprattutto considerando la realizzazione di interventi essenziali per la sicurezza e la funzionalità delle infrastrutture.

 

  • CORREZIONE DI ALCUNE ANOMALIE NEL METODO DI AGGIUDICAZIONE DEGLI APPALTI E SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI PER L’AFFIDAMENTO, L’ESECUZIONE E IL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO (PPP).


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