DL Infrastrutture: l’Audizione ANCE alla Camera

Si è svolta, la scorsa settimana, l’Audizione dell’ANCE, tenuta dal Direttore Generale, Massimiliano Musmeci, sul DL 89/2024 recante “Disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport” (DDL 1937/C), all’esame della Commissione Ambiente della Camera, in prima lettura (link al video).

L’ANCE ha espresso un parere positivo sull’adozione di un piano di razionalizzazione dei compiti e delle funzioni dei Commissari straordinari, ma desta forte preoccupazione la diffusione del modello commissariale e dei relativi poteri derogatori, in materia di contratti pubblici, ai fini dell’affidamento e della realizzazione delle opere “commissariate”: per realizzare celermente gli interventi infrastrutturali prioritari o le opere da “sbloccare”, è infatti senz’altro indispensabile semplificare le procedure “a monte” della gara, relative alle fasi di programmazione e approvazione dei relativi progetti, nel pieno rispetto del principio di concorrenza ed a garanzia di una corretta esecuzione. Il ricorso al suddetto modello dovrebbe, dunque, essere consentito solo in presenza di reali presupposti emergenziali e di urgenza che lo giustifichino.

Il Direttore ha poi evidenziato che il provvedimento potrebbe costituire la sede opportuna per apportare alcuni fondamentali chiarimenti in tema di applicazione dell’articolo 26 del DL “Aiuti” che, come noto, rappresenta una misura di sostegno strategica e di primario rilevo per le imprese che realizzano infrastrutture ed opere pubbliche. Con tale disciplina, infatti, il Legislatore ha inteso introdurre uno speciale meccanismo di aggiornamento dei prezzi attraverso il quale riconoscere alle imprese appaltatrici gli extra-costi subiti a causa dei rincari straordinari in atto sul mercato, attraverso l’applicazione dei prezzari aggiornati, sempre che le offerte siano state presentate ante 31.12.2021 ovvero comprese nel periodo 1.1.22 – 30.6.23.

Tuttavia, nella prassi operativa si sono verificati alcuni problemi interpretativi e applicativi:

  • si registrano fortissimi ritardi nella liquidazione di tali “maggiori importi”, dovuti alla scarsità di risorse interne utilizzabili dalle Committenti -> Pertanto, sarebbe quanto mai opportuno ampliare la possibilità per le Stazioni Appaltanti di far ricorso a risorse interne per coprire tali “extra costi”;

 

  • il Fondo ministeriale opera nei limiti delle risorse ad esso assegnate, con il risultato che le istanze presentate superano la capienza dello stesso -> Si dovrebbe altresì consentire alle Committenti di utilizzare anche somme derivanti da eventuali variazioni apportate alla programmazione triennale e annuale. Sarebbe opportuno prevedere che, ove il pagamento di tali somme non dovesse avvenire, l’appaltatore ha il diritto di agire in giudizio per sollevare eventuale eccezione di adempimento e sospendere i lavori.

 

  • alcune Committenti stanno interpretando erroneamente l’articolo 26 che riconosce alle imprese esecutrici i maggiori importi derivanti dall’applicazione dei prezzari aggiornati, applicando, se del caso, prezzi anche inferiori a quelli contrattuali -> Tale interpretazione, tuttavia, non appare corretta sotto molteplici aspetti.

 

Con riferimento alle misure di promozione delle pari opportunità nell’ambito degli appalti PNRR/PNC (articolo 47 DL 77/2021), l’ANCE propone, inoltre, di specificare che la quota del 30% da destinare all’occupazione femminile si applica, nel caso di appalti di lavori, soltanto nel caso di assunzioni di personale non rientrante nella categoria degli operai.

 

Infine, è opportuno intervenire sul D.lgs. n. 148/2015 per risolvere una criticità che riguarda la concessione della cassa integrazione guadagni ordinaria alle imprese edili a fronte di determinate intemperie stagionali che si verificano durante l’inverno, soprattutto nei territori montani (es. gelo). In questi casi, la ragione del diniego alla concessione della CIGO consiste sostanzialmente nella “prevedibilità” delle invocate intemperie stagionali. Si propone quindi di esplicitare che tra le causali di accesso a tale ammortizzatore rientrano le intemperie stagionali “a prescindere dalla prevedibilità delle medesime e dall’eventuale emissione di verbali di sospensione del cantiere”.

 

Per il dettaglio sulle valutazioni ANCE sulle singole norme e le ulteriori proposte si rinvia al documento allegato, consegnato agli atti della Commissione per la pubblicazione sul sito web.

 

 

FONTE: ANCE



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