Interrogazione sull’equo compenso dei professionisti nei contratti pubblici: la risposta del Sottosegretario Ferrante alla Camera

Lo scorso 28 maggio, durante la seduta della Commissione ambiente della Camera, il Sottosegretario per le Infrastrutture Tullio Ferrante ha risposto all’interrogazione n. 5-02430 sulla definizione di una disciplina relativa all’equo compenso dei professionisti nei contratti pubblici (per il testo completo, cliccare qui), da cui è emerso quanto segue:

 

  1. Limitazione dell’ambito applicativo della legge sull’equo compenso dal 1° luglio 2023

La sentenza del TAR Venezia n. 632 del 3 aprile 2024, ritenendo la disciplina sull’equo compenso compatibile con le disposizioni del vigente Codice dei Contratti pubblici, ha considerato ribassabili solo le ulteriori componenti di costo dell’offerta, ossia le spese e gli oneri accessori.

Tale pronuncia ha trovato conferma nella successiva sentenza n. 8580 dello scorso 30 aprile del TAR Lazio, che ha escluso come l’applicazione della disciplina dell’equo compenso al settore dei contratti pubblici possa determinare interferenze negative sul principio di tutela della concorrenza tramite evidenza pubblica.

 

  1. Promozione di un coordinamento con le linee di indirizzo dettate da ANAC

A tal fine, il Ministero ritiene necessario che su questo problema interpretativo di primario interesse per la corretta applicazione delle disposizioni sui lavori pubblici, per la promozione della qualità dell’attività progettuale e il riconoscimento dell’attività professionale di settore, sia avviato al più presto un confronto con gli Enti territoriali e le Associazioni di categoria finalizzato a ridurre al minimo le divergenze interpretative ed attuative in materia.

Fermo restando il ruolo dell’Osservatorio sull’equo compenso, tale confronto dovrà consentire di approfondire tutti gli aspetti tecnici della materia, da quelli tecnico-progettuali a quelli finanziari-contabili, coinvolgendo quindi anche le istituzioni preposte alla tutela dei molteplici interessi di settore.

In questa prospettiva, è intenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sottoporre alla Cabina di regia della Presidenza del Consiglio il confronto per adottare in forma concertata e ponderata gli opportuni coordinamenti interpretativi tra i due interventi normativi.

 

 

FONTE: ANCE